Dal cuore vicino alle palme...
Oggi i tropici sono a portata di clic. Prezzi scontati, destinazioni da sogno al volo... il turista del 21° secolo fa lo zapping di palma in palma. A volte a scapito delle popolazioni incontrate. In questo contesto, non è facile essere un globetrotter civico. La soluzione: turismo sostenibile e inclusivo... Coniugare etica e scoperta.
Verso un turismo più etico
In questa era low cost viaggiare spesso fa rima con sconti. E le prime a pagare il conto ambientale sono prima di tutto le popolazioni locali: foreste decimate, coste di cemento, economia sacrificata… Quando non è il patrimonio culturale, fragilissimo, a brindare. Per arginare l'onda anomala, sempre più tour operator stanno adottando i principi del turismo solidale. L'obiettivo: permettere al turismo di svilupparsi senza distruggere con esso il proprio potenziale. E condividere con la popolazione locale i benefici di queste attività.
Se la tua preoccupazione è soprattutto la conservazione della natura, l'agenzia Saiga è fatta per te: offre fughe sul tema dell'osservazione della flora e della fauna in tutte le regioni del mondo. Ancora più importante! Paga correttamente i suoi partner: una garanzia di qualità per te e di etica per tutti coloro che sono coinvolti nel tuo soggiorno all'estero.
Una somma devoluta allo sviluppo sostenibile locale
Per coinvolgerti più direttamente con le popolazioni locali, opta per le vacanze di solidarietà. L'agenzia Croq'nature versa il 6% dell'importo del soggiorno a progetti di sviluppo sostenibile (pozzi, scuole, centri sanitari, formazione). Più che un'equa distribuzione finanziaria, si tratta di formare relazioni amichevoli con i tuoi ospiti, siano essi cammellieri, cuochi o guide. Tutti, proprio come la popolazione locale, diventano quindi gli anelli di una catena turistica unita.
Al tempo del “tutto in uno” dannoso per l'economia del viaggio, le proposte di solidarietà si fondano su valori umanitari e soprattutto rispondono a una realtà demografica. Il “contingente” di turisti nel mondo passerà da 700 milioni a quasi 1,6 miliardi entro il 2020. Un aumento vertiginoso che costringe a pensare e organizzare il turismo in modo diverso.
L'uomo di domani sarà unito o no. Allora perché non essere in prima linea?